Letture suggerite del 9 gennaio 2022

Interactome-seq: a web server for the identification and profiling of domains and epitopes from phage display and next generation sequencing data

È stato appena pubblicato l’articolo che ha visto coinvolti i miei colleghi bioinformatici dell’Istituto di Tecnologie Biomediche di Bari, assieme ad altri colleghi, nello sviluppo e deploy di questo nuovo webservice sulle pagine di Nucleic Acids Research.

Anche in questo caso sono stato di supporto tecnico ai colleghi, che mi hanno attestato la loro stima ponendomi nei ringraziamenti del lavoro.

Riferimento bibliografico: doi 10.1093/nar/gkaa363

Opzioni di ricerca in Windows 10

Secondo articolo dedicato a Windows 10 in questi giorni. Sono ufficialmente preoccupato dal trend.

A differenza delel precedenti versioni del sistema operativo Microsoft, la versione Windows 10 come impostazione base non permette la ricerca di una keyword specificata dall’utente all’interno di un archivio (zip, o altro) e di un file (ad esempio quali file contengono la parola ‘onomatopea’). Il campo di ricerca è muto in tal senso.

Per tornare al comportamento usato dal motore di ricerca interno (e oggi Cortana, se abilitato) sulle precedenti versioni del sistema operativo di Redmond dovremo invocare, all’interno di una generica finestra di Explorer il pannello Opzioni Cartella e qui dirigerci verso il 3° tab etichettato con Cerca

In questo modo forzeremo la ricerca in tutti quei percorsi altrimenti disabilitati da Windows 10. Buon lavoro!

Come ri-attivare la funzionalità di ricerca di Day One 2 sul tuo iPhone

day-one-mac

Da quando è stata rilasciata la nuova versione di Day One, con il sistema di sincronizzazione cloud proprietario, mi è capitato un paio di volte che il sistema di ricerca delle voci di diario su iPhone non funzionasse.

Ho quindi contattato via Twitter gli sviluppatori che mi hanno indicato una soluzione (che ha funzionato): la ricostruzione degli indici dell’applicazione. I passi da seguire sono:

Day One > Settings > Advanced > Rebuild Index

Buon lavoro!

ORCID – connettiamo la ricerca ai ricercatori

Recupero un mio ‘vecchio’ articolo del 2013 su una questione ancora oggi importante, nonostante l’arrivo di Mendeley e/o ResearchGate e similari.

ORCID

ORCID provides a persistent digital identifier that distinguishes you from every other researcher and, through integration in key research workflows such as manuscript and grant submission, supports automated linkages between you and your professional activities ensuring that your work is recognized.

Sono venuto a conoscenza dell’iniziativa ORCID solamente qualche settimana fa, leggendo il sempre ottimo  Better Posters che ha affrontato la questione nel post intitolato: Identifying poster authors: conference organizers, ask for ORCIDs!.

Nell’articolo, partendo dall’esame del caso di una autrice di articoli scientifici che si è trovata a pubblicare prima con il suo cognome da nubile, e poi con quello da sposata, si è arrivati anche a trattare il caso delle omonimie nei lavori scientifici. E man mano che si fa carriera in ambito accademico, e con le crescenti possibilità di pubblicazione che ci sono oggi, la cosa è meno improbabile di quel che si pensi in prima istanza.

Mi è sembrato quasi drammatico constatare che si è pensato a determinare univocamente i lavori scientifici in base a criteri univoci (ad esempio attraverso la numerazione di PubMed o l’ISBN) e che ciò non sia stato assolutamente fatto per determinare univocamente di quale Losito N. (nel mio caso) si stia parlando in qualità di Autore di un lavoro scientifico.

Per questo motivo, anche se attualmente la mia attività – che è strettamente tecnologica e si svolge dietro le quinte – non mi permette di avere spesso il mio nome tra le pubblicazioni del mio Istituto, ho pensato che fosse comunque il caso di riservarmi un identificativo Orcid, e sopratutto di spargere la voce tra i miei colleghi.

Per favore fai lo stesso.

Ed ora un’ultima parola su Orcid. Probabilmente il sistema sarebbe maggiormente accetto se ciascuno di noi autori potesse personalizzare il suo account, associare un’avatar (meglio una fotografia) al proprio prifilo ed essere agevolato nell’inserimento della lista delle proprie pubblicazioni andando a cercare in banche dati esterne, contenenti tali dati (che spesso non si ricordano o è noioso andare a recuperare, ad esempio la nazionalità della rivista dove si è pubblicato). Ancora, visti i tempi in cui viviamo, a mio avviso non sarebbe male dare la possibilità di collegare al proprio profilo Orcid quelli professionali in essere su network quali Twitter, LinkedIn, Xing e simili) … per me sarebbe un bel plusvalore!

Papers 3 un reference manager per OS X

Papers 3 per OS X, un reference manager di buon livello – La recensione di SaggiaMente →

Vincenzo Vignieri, dottorando dell’Università di Palermo, scrive per i tipi di SaggiaMente una bella recensione su Papers, uno degli strumenti più potenti e meglio realizzati per la gestione di documentazione scientifica e di riferimenti bibliografici su Mac OS X. Un bel lavoro, raro da trovare nella blogosfera italica … da qui la mia decisione di segnalarla.