Letture suggerite del 15 gennaio 2020

letture suggerite del 3 marzo 2019

E 8 Plus fu!

Oooops!

I did it again ?

Dopo 4, 5 e 6 prendo finalmente una versione “s”. Ah! Davvero? Dai… va bene anche un 8 dai. Plus perché voglio più batteria e il top a livello fotografico!

Come prima impressione confermo che è meno comodo del formato “base”, ma posso dire che se afferrato con intenzionalità la presa rimane salda.

Cinque domande da farsi prima di regalare un cellulare ad un bambino

John Saddington è uno sviluppatore software nonché famoso blogger americano che seguo da tempo, non troppo attentamente a dire il vero, e che ammiro e stimo. A parte ammirarlo per le sue molteplici attività, apprezzo molto il suo costante bloggare in piena franchezza ed apertura verso i suoi lettori, una dote rara. Anche la costanza di pubblicazione è una dote rara, spazia tra vari argomenti, ma tutti ben centrati su una cosa: il vivere bene con se stessi, producendo qualcosa che sia utile agli altri senza rinnegare i propri valori.

Dopo questa premessa vengo al punto di questo post, meno di una settimana fa l’operatore telefonico statunitense Sprint ha pubblicato una campagna pubblicitaria mirata a quei genitori che per la prima volta, si accingono a valutare l’acquisto di un telefono cellulare per i propri figli…

John, molto attento ai temi dell’educazione dei figli, puntualmente riporta l’elenco e lo commenta (rimanendo nel contesto USA di educazione dei figli). Io invece riporto le cinque domande che ogni genitore adulto dovrebbe farsi al momento di regalare il primo cellulare ad un bambino:

  1. Il bambino ha bisogno di un cellulare per poter essere sempre in contatto con lui?
  2. Il bambino rompe spesso le sue cose?
  3. Il bambino è sempre onesto con i suoi familiari?
  4. Il bambino è conscio di quale debba essere una corretta vita sociale on-line?
  5. Il bambino è sufficientemente maturo per gestire in sicurezza e serenità le libertà che il possesso di un telefono personale (specie se smart) è in grado di dargli?

Personalmente mi sono ritrovato per due volte a regalare smartphone ai miei nipoti. Mi sono posto (assieme a mia moglie e agli altri partecipanti al ‘regalo’ questo tipo di quesiti e questo ha portato a risultati differenti. Uno l’ha avuto al primo compleanno durante la frequenza del primo anno di scuola media, l’altro alla comunione … ma il secondo è più maturo e ‘con la testa sulle spalle’, nonché meno attaccato a giochini e mode trasmessi dagli amici.

E tu? Come ti sei comportato, o pensi ti comporterai, in questa situazione?

ARA, il telefono modulare è in arrivo

Dopo mesi di accessi, ipotesi, indiscrezioni, annunci, ritrattazioni ecco che il progetto ARA – sponsorizzato dalla tentacolare Google – comincia una fase di forte accelerazione. La parte hardware pare ormai essere stata ‘risolta’ delineando tutte le linee guida necessarie allo sviluppo del progetto, in vista della nascente campagna di acquisizione di talenti nel mondo dei makers (in senso lato), sviluppatori di software, hardware e di business.

Perché le potenzialità di un telefono modulare sono moltissime, come pure le possibili implicazioni della libertà per ogni utente di fare quel che davvero gli serve col suo telefono. Una cosa però frena il mio entusiasmo … quel cinismo derivante dall’età e dalla disillusione derivanti dall’aver visto Google trattare in malo modo il software Open Source che le ha permesso di prosperare nei suoi primi dieci anni di vita.

smartphone, smartphone… chi è il più aggiornato del reame?

La notiziola che stamattina ha colto la mia attenzione è quella per cui iOS 8 pare abbia raggiunto una percentuale di installato pari all’81%, stando ai dati forniti da Apple sull’analisi degli accessi fatti sull’iTunes Store.

iOS adoption rate (via iMore)

iOS adoption rate (via iMore)

Otto persone su dieci che oggi acquistano (gratuitamente o meno) ancora applicazioni per i loro dispositivi Apple, quindi, stanno usando hardware che supporta funzionalità moderne e software al passo con le attuali tendenze e richiami sulla sicurezza.

Per curiosità mi sono chiesto a che punto fosse il mondo Android. LA fonte autorevole in questo caso parrebbe essere la Dashboard degli sviluppatori Android che mostra – al momento in cui scrivo –questo spaccato della realtà delle cose:

Android Lollipop adoption sluggish at 5.4% (via BGR)

Android Lollipop adoption sluggish at 5.4% (via BGR)

Solamente il 5,4% degli utilizzatori di Android (rilevati dall’ecosistema Android e Google Play) sta oggi utilizzando una versione più o meno aggiornata Lollipop (rilasciato ad inizio novembre 2014).

Ma l’uso di un sistema non chiuso come quello di Apple non doveva garantire una maggiore libertà all’utente?

A me pare invece che questo sia prigioniero dei costruttori hardware e dei loro ‘bizantinismi’ nel rilascio di software e politica di aggiornamento dell’hardware. E al contempo anche di Google che se magna i nostri dati (come del resto fa Apple) ma non fa nulla per indorare in qualche modo la pillola, magari cercando di far utilizzare a quanti più utenti possibile l’uso di tecnologie più moderne e dall’utilizzo più immediato e funzionale (non dimentichiamoci che il mondo smartphone è giovanissimo, assieme a quello dell’interfaccia touch).

Ad oggi se dovessi mai valutare l’acquisto di un dispositivo Android cercherei di rivolgermi alla serie Nexus e alla famiglia Motorola. Le uniche che mi danno una sensazione di solidità nella gestione di me come cliente/utente nel tempo…