non vorrei dire

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Caro sconosciuto, blogger o non, non vorrei dire ma se non hai mai commentato un mio post, un mio commento su un blog altrui, un mio twit, se io non ho mai commentato qualcosa di tuo, interagito in qualche modo con te, ecc, ecc. …. solo Perché abbiamo un pugno di contatti in comune mi chiedi “contatto” su FB senza neanche presentarti o dirmi ciao, sono tizio, entriamo in contatto ?

Allora t’ignoro, per sempre o fino a che non ho capito chi sei, di che parli e Perché ti devo “agganciare” qui su Facebook dove l’aspetto privato della propria vita risalta con maggior veemenza.

Piuttosto contattami su un LinkedIN o uno Xing, sempre presentandoti se le interazioni di cui sopra non sono mai avvenute, li almeno si parla solo “cose” di lavoro …

IPERNITY, 4° meeting internazionale – Bologna 16/18 ottobre 2009

ipernity È con molto piacere che riporto la (bella) notizia della scelta di Bologna come sede del 4° meeting internazionale degli utenti di Ipernity.

Ipernity è sito dove pubblicare fotografie, video, audio e documenti vari … una florida comunità  di appassionati dalle diverse provenienze ed interessi, a cui mi sono iscritto ormai un anno e mezzo fa e di cui sono profondamente soddisfatto tanto da esserne diventato utente Pro (pagante cioè) dopo solo due giorni d’uso e a cui ho deciso di contribuire, nel mio piccolo, alla traduzione in lingua Italiana.

Capirai quindi come son stato felice di leggere che il 4° meeting internazionale degli utenti di questo Social Network si terrà  in quel di Bologna dal 16 al 18 ottobre 2009 e di vedere la creazione di un apposito gruppo dove l’organizzazione prende forma e i vari utenti danno suggerimenti e dritte per il soggiorno e dove rifocillarsi.

Dal canto mio ho segnalato la sezione “bolognese” di 2spaghi, rendendomi conto che una sua versione inglese andrebbe realizzata e pubblicizzata a dovere.

Io, purtroppo, non riuscirò ad esserci, però se tu sei in zona e sei curioso ti consiglio di partecipare! Ti divertirai senz’altro !

P.S. = Ho dimenticato di sottolineare come l’accesso “base” ad Ipernity sia gratuito e di come NON sia necessario creare una nuova combinazione di utente e password potendo autenticarsi, creando così una propria sezione personale (con un dominio di secondo livello tipo http://koolinus.ipernity.com ) mediante un preesistente account OpenID, Facebook, Orange, Yahoo! o Windows Live 😉

pecorino e buoi dei paesi tuoi

Sono già passati quattro giorni dal BeachCamp ’09 e mi sembra doveroso, e opportuno, spendere qualche riga in favore di alcune riflessioni nate in seguito alla mia presenza lì.

Parco dei Buoi

Come mia moglie mi ha fatto notare questo, per la stragrande maggioranza di noi presenti, era più un FerieCamp – un’occasione per rilassarsi al mare con gli amici, il sole ed il mare – che una data in cui incontrarsi per parlare di un tema specifico.

Un grande input però lo han dato Francesco Travaglini e Michele Vitale, dei ex-machina del munifico sponsor (come si usa dire) Parco dei Buoi, che si son occupati di sfamarci e poi chiederci il conto [ 😉 ] parlandoci della loro iniziativa di “blogger agricoli” e di un progetto che pian piano stanno mettendo su.

Innanzitutto son rimasto sorpreso dalla provenienza dell’iniziativa … Il Molise, infatti, non è certamente noto per la sua avanguardia tecnologica e mi ha fatto immensamente piacere sapere che a Larino si sia saputo cogliere il potenziale offerto dalle nuove tecnologie.

In secundis mi ha colpito la voglia di fare, creare, propria di persone concrete, con il solido valore del lavoro alla base delle proprie scelte di vita, valore che è venuto fuori quando Francesco e Michele – mi permetteranno di chiamarli per nome – ci han chiesto cosa ne pensassimo del loro progetto/iniziativa.

Tertius il loro intervento mi ha fatto focalizzare come il business di molte realtà  imprenditoriali Italiane sia basato sul “lavoro manuale”. Mancandomi una definizione precisa, provo ad abbozzare un esempio di quel che intendo.

Il singolo muratore ogni giorno porta a casa il frutto del lavoro delle sue due braccia.

Gli spazi per una economia speculativa son pochi, potrebbero essere rischiosi, ma sopratutto cosa c’è di sbagliato dell’accontentarsi del guadagno delle proprie braccia?

Lo scopo primo di un sito come Parco dei Buoi è quello di farsi conoscere, valorizzare il proprio prodotto, e vendere tutto quello che si produce. In un secondo tempo c’è voglia di aumentare il proprio giro d’affari, sempre legandolo però alla propria produzione. Ancora, come terzo livello, c’è quello di evolvere in una direzione, a mio avviso, leggermente speculativa … ma è fisiologico del seminare e raccogliere i frutti, e pertanto virtuoso … al contrario del far soldi partendo dai soldi.

Giungo, infine, agli appunti / consigli che mi sento di dare a Francesco e Michele, sperando che capiscano il mio sprone a migliorare.

Primo: Parco dei Buoi necessita di un logo, di una grafica, di qualcosa che lo renda riconoscibile (nel post, ad esempio, ho dovuto usare l’header del loro sito ripreso dal sito del BeachCamp).

Secondo: Una zona “contatti”, dove siamo e sopratutto COSA FACCIAMO (in breve) va messa nel sito/blog. Il lettore solo affrontando la lettura dei vari post capisce cosa fate, l’amore verso il territorio, e la passione che vi muove nel vostro lavoro.

Terzo: bella l’idea di presentarsi con i bigliettini da visita per tutti, meno bello vedere che son fatti a mano e non sono delle moo-cards originali (o almeno lo sembrano assieme a tutti gli altri biglietti da visita di tale brand che ho nel portafogli !!!)

Per il resto + un lettore del vostro blog e la promessa di venirvi a trovare a Larino durante uno dei miei giri in moto 😉

geotagging sociale, che almeno sia affidabile!

IMG 0462

Quel che vedi qui sopra è uno screenshot, preso dal mio iPhone, di quattro loschi individui (me compreso) sabato mattina scorsa in quel del Lido Venus a Francavilla al Mare (CH) durante il BeachCamp 2009.

Per motivazioni geografiche, infatti, una situazione come quella riportata non mi era praticamente mai capitata da quando sono iscritto al servizio Latitude di Google (sulla cui utilità , funzionalità  e rispetto di “privacy” molti hanno discusso).

Ora, lungi da me dilungarmi su questi aspetti tecnici, avrei solo una piccola domanda da porre.

Posto che lo screenshot è stato fatto quando tutti e quattro (io, Pietro, Fullo e Stefano) eravamo sotto la stessa capannina del Venus a drinkare birra ghiacciata, ciascuno dopo aver aggiornato il proprio posizionamento col suo iPhone 3G/iPhone 3GS/Nokia e71, perchè la distanza riportata tra ciascuno di noi è così diversa e rilevante?

Posso immaginarmi i fattori tecnici alla base della triangolazione a-GPS, ma resta il fatto che così si vanifica il potenziale di un incontro fisico tra amici/contatti/conoscenti.

Che ne pensi ?

diffidare, diffidare, diffidare

Ho appreso con sorpresa dell’intervento dell’amico Nicola D’Agostino al ParmaWorkCamp ’09 lo scorso sabato.

Il tema affrontato più volte a quatto mani in chat è stato sviscerato un attimo per porre l’accento sugli effettivi PROBLEMI che la nostra vita digitale sta pian piano introducendo. Questa che segue è la sua presentazione:

A livello personale negli scorsi 12 mesi sono stato coinvolto dalla morte di ma.gnolia, dal ban {ripeto ancora una volta a mio avviso immotivato} da Flickr e oggi apprendo del cambiamento dei termini di servizio del mio amato (sigh!) Last.FM.

Ed il senso di disagio che provo non è piccolo … Napolux riporta il commento di un utente piccatissimo:

So now, after years of data input, helping you upgrade your algorithms and fill your databases, after helping make your service more accurate and valuable, you expect us …

Ecco, la musica e’ sul mio HD … le foto anche, come pure i bookmark … ma il tempo speso per catalogare, taggare, correggere nomi file e descrizione dei contenuti che siamo andati a condividere col resto del mondo non valgono nulla ?

Come preservarli ? E vale la pena di farlo ? Sono curioso di sapere come la pensate in proposito … come la penso io l’ho detto del titolo del post!

{e per il momento condivido per il puro piacere di farlo, non mi importa di chi ne beneficierà }

due anni di Twitter ? minchia!

Poco fa davo una scorsa a vecchi post e categorie nella “bacheca” di wordpress quando l’occhio mi è caduto sul post che proclamava al mondo la mia adesione a questo social network.

La data è di fine gennaio 2007, e la cosa mi ha fatto un po’ impressione visto che in due anni l’idea dei suoi fondatori/sviluppatori si è dimostrata talmente buona e valida che mille mila cloni sono apparsi e diversi sono anche scomparsi (su tutti mi viene da pensare a Pownce).

In questi due anni direi che sono stato un minimo attivo, collezionando 3543 “aggiornamenti di stato”, collezionando 404 lettori e sottoscrivendo i deliri [ 😉 ] di 301 persone (amici ?).

Rimango sempre un po’ perplesso quando uso Twitter, e rimpiango il mondo Jaiku permetteva permette lo svolgersi delle discussioni … ma alla fine Twitter è lo strumento con la vera massa critica di iscritti mentre tutti gli altri (si, anche FriendFeed) sono riservati ad una nicchia di iscritti, con specifici modi d’uso che spesso non coincidono con i miei …

Comunque due anni … minchia come sta passando il tempo !!!

e qui giunse IntenseDebate

IntenseDebate logo Dopo averlo scovato online ed essermi accorto che due giorni prima (sono in ritardo con la lettura dei feed) Giovy ne aveva parlato (e discusso … mamma quanti commenti) ampiamente nelle pagine del suo blog ho introdotto anche io qui sul blog il plugin per WordPress necessario al suo funzionamento.

Lasciatemi un messaggio / commento se rilevate problemi particolari nel commentare qualcosa su questo dominio …

Grazie

update: chiedo venia ma stamattina nello scrivere il post avevo dimenticato il link al post di Giovanni!

il flusso pieno della vita

È da tempo che covo l’idea di pubblicare quanto relativo alla mia presenza online in un unico luogo ‘autorevole’. Pian piano mi stavo informando sulle varie piattaforme disponibili e leggendo qua e la mi son accorto che non sono il solo a sentire questa esigenza.

Per il momento ho adottato il plug-in per wordpress chiamato RSS-stream, e questo è il risultato … in attesa di soluzioni migliori.

Chi mi segue solo via feed non potrà saperlo ma queste sono le parole che da qualche giorno (ormai) campeggiano come introduzione alla sezione LIFESTREAM di questo blog.

Con il lavoro che in questi mesi dopo il matrimonio sta diventando man mano sempre più focalizzante seguire diversi canali comunicativi sta diventando, per me, sempre più difficoltoso e/o frustrante.

Il feed reader ormai viaggia costantemente sopra i 2000 item non letti – essenzialmente tutti quelli delle fonti inglesi di blog su Linux, Microsoft, software e generalisti – e poi momenti di recupero di lettura dei feed Italiani (di amici e non) ad intervalli irregolari.

Ed il punto è, a che serve il mio (soltanto mio?) vano tentativo di essere in pari con la lettura dei blog se le conversazioni (che BRUTTO termine) si svolgono frammentate in maniera assurda partendo su Tumblr, ricopiate via feed altrove e infine “discusse” su FriendFeed ? (un esempio più dettagliato ce lo racconta Marco “Sid05” Giusti nel suo blog).

È come se io, ortolano, parlassi di una cosa con Tanino l’autotrasportatore che va a consegnare la mia frutta ad Amsterdam e li ne discutesse con Rudolf, grossista tedesco che infine va a discutere l’argomento alla convention annuale di vattellapesca a Berlino.

Io come stradiavolo faccio a saperlo ? (si vabbè trackback, accessi anomali, referral) … ma sopratutto, e se a me non interessasse partecipare alla convention a Berlino ?

A mio, personalissimo, avviso è arrivato il momento di focalizzarsi su un numero finito di piattaforme e autoreferenziarsi quando più possibile, nel senso di focalizzare sempre attorno al proprio ‘contenuto’ {su uno spazio di cui si ha pieno controllo, o quasi} tutto quanto sia ‘discussione’ in senso proprio lasciando sempre vivo l’interesse ludico nel provare ed iscriversi alla nuova piattaforma di turno.

In questo senso il plugin di WordPress installato da me non ha molto senso, in quanto non permette un commento “puntuale” ad una determinata attività  ma almeno centralizza le mie attività  lasciano poi libero il visitatore di partire da qui per altri lidi, si spera interessanti.

E questo, a me, è sempre stato quello che è piaciuto ed ho cercato navigando nel Web.

artisti di deviantART

Nel post precedente ho linkato la pagina personale di Adam Warren (un comic book artist che trovo talentuoso, divertente ed estramamente godibile da leggere) all’interno del (social) network artistico deviant-ART.

Mary Jane Watson - art by ADAM WARREN @deviantART

Ebbene, ho avuto in questi giorni un po’ di tempo per spulciarmelo e ho visto tra la sua “lista contatti” un bel po’ di nomi di famosi artisti del fumetto USA.

Facendo due nomi ecco spuntare J. Scott Campbell, Tim Townsed, il compianto Mike Wieringo, Randy Green, Rags Morales, Tom Rainey … e insomma …. mi ha molto meravigliato questa adesione di artisti ad una comunità  che porta avanti un concetto di “arte” molto ampio e spesso non catalogabile.

Chiederei, a chi ne sa di più, di chiarirmi altri modi interessanti di usare la piattaforma e un “codice di condotta”, magari non scritto, necessario per esserne parte.

Chiedo troppo ?

P.S. = ho comunque deciso di iscrivermi, nel caso vi andasse aggiungetemi pure e segnalatemi artisti di talendo da seguire 😉

IPERNITY, la mia nuova comunità  per la pubblicazione di foto

Come ho avuto modo di dire e discutere negli ultimi due mesi, il giorno di Pasqua sono stato bannato da Flickr per quello che io ritengo un problema futile (la condivisione di un tot di immagini di fumetti e pinup) e facilmente risolvibile (vista la mia immediata cooperazione con loro nella rimozione di tale materiale, uploadato in tempi non sospetti), in una maniera anche un po’ troppo scorbutica nei modi da parte loro.

Mi ero quindi messo in cerca – in verità con poco impegno – di una nuova risorsa web che mi permettesse di pubblicare le foto, e magari regalarmi anche aspetti di social networking, geotagging e condivisione di tag che un hosting self hosted su un mio server (magari usando Gallery o O.r.i.g.i.n.a.l.) non riusciva a garantirmi.

Avevo quindi ripreso a giocare con PicasaWeb Albums e Zooomr, che si’ … sono a loro modo carini, ma che non sono riusciti a catturare il mio “favore”, vuoi per le modalità di upload, vuoi per il look & feel generale del sito, vuoi per la presenza/assenza di funzionalità  desiderate/non desiderate.

Insomma, quando la scorsa settimana ho trovato questo post, a mio avviso realmente ben fatto, di Horst Gutmann che comparava diversi altri servizi “web 2.0” alternativi a (o meno famosi di) Flickr per la pubblicazione di immagini mi ci son fiondato a leggerlo e a trovare un riscontro con la mia sensibilità .

E qui sono rimasto piacevolmente colpito da 23hq and Ipernity. Sopratutto il pezzo di Horst dove dice:

If Flickr and Virb could have a child together, I guess ipernity would come pretty close to what would it look like.

ha scatenato il mio subitaneo interesse per Ipernity, facendomi quindi iscrivere al servizio, provarne l’upload via web e con una versione personalizzata di jUploadr, e a navigare qui e la tra le foto altrui. Ho anche provato a navigare – senza registrarmi – all’interno della comunità  23HQ ma non è scattata quella scintilla, o forse è talmente “secco” nella sua funzionalità  di galleria fotografica che non mi è parso offrire molto di più di una soluzione casalinga.

Ipernity, dal suo canto, mi ha offerto subito tutte le funzioni che cercavo (e che ci sono su Flickr) aggiungendone alcune quali l’upload di file audio, di file video e un blog integrato.

Proprio la funzione di blog, che mi ha ricordato per certi versi il servizio offerto da Vox.com come struttura e funzionalità  è stata quella molla che mi ha reso affezionato al servizio, preconfigurando dei post esplicativi ai photoset che andrò a creare sulla piattaforma e a notificarli in maniera meno invasiva ad eventuali miei contatti / lettori (del feed relativo).

Sono bastati alcuni scambi con il team di sviluppatori, degli Italiani che si offrono per tradurre la piattaforma e l’uso della stessa che, in soli due giorni, mi hanno portato alla decisione di acquistare un account PRO per due anni che mi garantiranno upload mensile e spazio totale illimitato a soli 43 euro e spiccioli.

Ora sono in attesa che l’operazione di bonifico bancario internazionale venga recepito dai tipi di Ipernity per vedermi attribuire lo status di PRO e ricominciare l’upload di immagini che, francamente, un po’ mi è mancato in questi mesi.

{senza contare che in questo modo potrò porre rimedio a tutti quei post che ora giacciono senza immagini qui sul blog, a causa della presenza sull’accout Flickr brutalmente cancellatomi.}

Oooops! Quasi dimenticato, venitemi a trovare qui: