Come configurare l’AirPort Express in modalità “extender” di una connessione Wi-Fi esistente

Ho recentemente acquistato una base di connessione wireless Apple. Come forse saprai ormai vivo felicemente nel loro ecosistema hardware e software e per le esperienze passate so che il loro access point offre robustezza ed affidabilità anche se ormai fuori listino da alcuni anni. Ho scelto un modello AirPort Extreme di quinta generazione. 1

Lo scopo era quello di funzionare da extender 2 Wi-Fi e piccolo switch di rete in salotto, dove ormai regnano Apple TV, mediaplayer Blue-Ray, una coppia di HomePod Mini, un Libratone Zipp 2 ed una vecchia Nintento Wii. E un decoder per il digitale terrestre di seconda generazione, dimenticavo.

Avvio l’applicazione Utility AirPort sul Mac e comincio a configurarla. Nulla, in modalità “Estendi una rete wireless” non c’è modo di attivare con successo la rete.

Mi metto quindi alla ricerca su internet, blog e forum pieni di ovvietà e di procedure già fatte. Tranne una nota di un utente esperto sul forum de iMaccanici. Apple pare non aver eseguito una implementazione 100% ortodossa del protocollo necessario, rendendo la base configurabile come extender solo con reti generate da altre basi AirPort di Apple stessa.

Continuo la ricerca e trovo un consiglio tanto banale quanto spiazzante. In sostanza:

  • configuro via Ethernet la mia base AirPort Extreme con un indirizzo IP statico (nella mia LAN il modem/router Wi-Fi assegna in DHCP gli indirizzi in uno specifico range, lasciando il resto disponibile per la configurazione manuale);
  • disattivo la funzionalità DHCP della base AirPort;
  • imposto la rete Wi-Fi nella modalità “Crea rete wireless” e quindi faccio generare all’AirPort una seconda rete Wi-Fi con lo stesso nome e la stessa password della rete della Vodafone Station.

Ed ecco fatto, in salotto i Device elencati sono tutti sotto l’ombrello della base Airport ed il modem Vodafone li vede come se fossero collegati ad un normale switch ethernet collegato in cascata al proprio switch interno.

Buon lavoro!


  1. https://support.apple.com/kb/SP680?locale=it_IT ↩︎
  2. https://it.wikipedia.org/wiki/Ripetitore_wireless ↩︎

TripMode

TripMode

Conosciamo tutti i costi di una connessione 3G o LTE qui in Italia (e nel resto del mondo, vista la provenienza dell’applicazione in questione per OS X Yosemite). Il buon Lucio Bragagnolo ad esempio, nel suo blog, spesso da spazio alle odissee per avere un servizio ed una velocità di navigazione decenti.

Tre sviluppatori con base in Svizzera hanno quindi deciso di rimboccarsi le maniche e scrivere una applicazione che permetta al nostro Mac di usare al meglio la connessione messa a disposizione dal nostro hotspot, inibendo la connessione da parte delle applicazioni non essenziali e lasciando attive quelle importanti. Ad esempio siamo in treno e vogliamo controllare posta e qualche sito web e non è importante sincronizzare Google Drive e Dropbox, visto che entro un paio d’ore saremo in ufficio con una connessione più stabile.

TRIPMODE è un’applicazione dal costo risibile (8 dollari) che conferma tutte le sue promesse di funzionamento (stando almeno alle varie recensioni trovate online). È anche possibile provarla senza limitazioni per 7 giorni. Insomma, in tempo di vacanze un’arma in più nel nostro arsenale di utilità tecnologiche …

le letture consigliate del 10 Luglio, 2015

False Promesse

iOS randomizes Wi-Fi addresses

Wow! Che figata!”… Questo è stato quello che ho pensato quando, visitando le pagine promozionali che Apple ha realizzato per annunciare le nuove funzionalità di iOS 8, ho letto di questa opzione.

Per i non edotti, il MAC-address è un codice identificativo univoco di ciascuna scheda di rete. Conoscerlo vuol dire individuare esattamente il tuo dispositivo all’interno di una rete, tant’è che una misura di sicurezza semplice per proteggere la propria connesione wi-fi domestica è quella di permettervi l’accesso ai dispositivi conosciuti, non permettendo l’abbinamento da parte di dispositivi con MAC-address sconosciuti.

Questo però permette anche a diverse società, Apple compresa, di tracciare ogni nostro spostamento. Forse ricorderete alcuni articoli apparsi sull’argomento qualche anno fa, ricordo ad esempio ZDnet ‘How Google–and everyone else–gets Wi-Fi location data’ oppure di The Guardian ‘iPhone keeps record of everywhere you go’ che riportava anche un esempio di tracciatura di un utente su territorio inglese…

iphone tracks your position

image couresy of The Guardian

Capirai bene, a questo punto, il mio entusiasmo nel leggere di questa funzionalità di iOS 8 che rende casuale (via software ed in maniera del tutto automagica) tale identificativo in modo che cambi provando ad agganciarsi a questo o quel punto d’accesso e quindi a non permettere (a terzi) di tracciare una linea continua dei miei spostamenti.

Solo che dopo aver letto poco fa quest’articolo di 9to5mac:

More details on how iOS 8’s MAC address randomization feature works (and when it doesn’t) →

L’entusiasmo è sceso sottoterra e ho iniziato a sentirmi preso in giro (ancora una volta, un po’ di più) da Apple…

Viene infatti riportato uno studio in due parti di AirTight Networks – un produttore di apparati WLAN votati alla sicurezza – dove viene montato un caso RandoGate essenzialmente rilevato che:

  • la funzionalità è disponibile solo con iPhone 5C, 5S e dai nuovi modelli 6 e 6 Plus
  • la funzionalità viene completamente disattivata se la connessione dati del telefono è attiva
  • bisogna disattivare i servizi di localizzazione

Mentre il primo punto lo posso capire, per via della differente scheda di rete in dotazione (ma si tratta in ogni caso di “pigrizia commerciale” perché la funzione di modifica software del MAC-address esiste dalla notte dei tempi), il secondo è del tutto inaccettabile. Chi gira senza SIM o in modalità solo voce con il proprio iPhone? Fuori San Francisco, o altre città americane dove il Wi-Fi è onnipresente, intendo…
Il terzo quanto meno contraddittorio… prima costruite un universo di app e servizi che si basano su dove mi trovo, e poi volete che sia spento?

Cupertino non è Copertino (LE). Ma in Apple questo fatto non lo vogliono proprio capire.

WiFi Explorer – scan, monitoraggio e manutenzione delle reti wireless

Approfittando di un’offerta dello sviluppatore Adrian Granados qualche tempo fa mi sono lanciato nell’acquisto in forma gratuita del suo programma WiFi Explorer, oggetto di questo post, sul Mac AppStore.

Le sue peculiarità sono:

  • interfaccia utente intuitiva, che ne rende immediato l’utilizzo;
  • chiara rappresentazione grafica di tutti i segnali wi-fi ricevuti;
  • compatibile con le reti wireless di tipo 802.11a, b, g ed n;
  • supporto per entrambe le bande trasmissive a 2.4 GHz e a 5 GHz, come pure ai canali su 20 e 40 MHz;
  • stima della qualità del segnare ricevuto basato sul rapporto signal-to-noise ratio (SNR);
  • accurata conversione da dBm a valore percentuale (%) per un’analisi più immediata e successive ottimizzazioni;
  • possibilità di esportare valori metrici ed i dettagli delle reti rilevati in un file CSV;
  • possibilità di operare in modialità pieno schermo (ovviamente da Lion in poi);
  • selezione per colonne;
  • colonna editabile per annotazioni, commenti ecc.;
  • documentazione e guida completa;
  • compatibile con Mac OS X Snow Leopard, Lion and Mountain Lion.

A me è tornata comoda più di una volta sia in casa che da parenti ed in un paio di studi professionali per risolvere problematiche di sovrapposizione di reti Wi-Fi… e quindi non posso che consigliarla !