Jetpack Social. Un passo falso secondo me.

Jetpack Social, WordPress plugin banner

Una piccola doccia fredda per chi, come me, per anni ha utilizzato il plugin Jetpack – che ricordo essere sviluppato da Automattic, l’azienda USA più direttamente coinvolta nello sviluppo delle soluzioni Open Source e SaaS per WordPress – al fine di condividere i propri post sui principali Social Network.

Anche se “sconsigliabile” nell’uso, rispetto a sistemi di condivisione più avanzati e se vogliamo professionali, specialmente in ottica SEO, per l’uso amatoriale e occasionale tale plugin svolgeva più che bene il proprio lavoro.

Share up to 30 times per month for free with Jetpack Social, and upgrade to share as many times as you want!

Da un mese a questa parte, questa dicitura campeggia nelle righe iniziali della descrizione di questo plugin (disponibile sia come parte della suite Jetpack che come plugin singolo) e ha provocato un certo sdegno tra gli utenti.

Personalmente ho disattivato questa funzione, e posso dire di esser rimasto abbastanza basito nel non trovare una comunicazione chiara e ‘onesta’ del cambio di rotta nello sviluppo del plugin. Per un mondo che sinora si è contraddistinto da chiarezza e trasparenza nei processi, questo credo sia un brutto passo falso e temo possa essere il preludio di manovre similari per altre parti dell’ecosistema WordPress. Speriamo di sbagliarci…

Le statistiche di pubblicazione del mio blog, da quando è nato.

È il tardo pomeriggio di un sabato casalingo, speso a terminare di rimettere casa a posto dopo il periodo di feste natalizio tra addobbi e postumi delle visite di nipoti e parenti. Quand’ecco su Facebook apparire un post di Paolo “wolly” Valenti che tomo tomo, cacchio cacchio, se ne esce con un plugin per calcolare alcune statistiche d’uso dei nostri blog basati su WordPress.

Ecco le mie … che partono da 13 anni fa!

[wpitstats year=”all”]

Contrariamente ai numeri degli altri compagni di viaggio, che man mano stanno pubblicando le proprie statistiche d’uso a commento del post di Paolo, i miei mostrano una normalità nel numero di interazioni con voi lettori attraverso i commenti ai vari articoli, ma un deciso aumento nel numero di post e una leggera flessione nel numero di caratteri medi per singolo post. Cosa che è falsata dal fatto che ho postato negli ultimi anni molte immagini e video senza un vero commento.

Ad ogni modo il blog non è morto! W il blog!

WordPress, una ricerca analizza i 100 errori 404 più frequenti

Tra le letture più interessanti della giornata vi è questo lungo articolo di WordFence – software house nata attorno alla costruzione di un plugin per aumentare la sicurezza di WordPress – che ha analizzato la base di installato del proprio software nelle decine di migliaia di siti che lo utilizzano, ricavandone dei risultati a mio avviso interessanti…

Research: The Top 100 WordPress Page Not Found Errors and What They Mean

builing a website for a workshop / meeting

So, nearly a month ago I’ve deployed online with the COST Workshop Barcelona 2013 event website, prepared in a fast-and-furious mode since deadline was approaching and the number of things to do for the committee where overwhelming, so they’ve asked me to help.

To realize that I’ve relied on an old friend of mine, WordPress, that once more confirmed to be a perfect choice to have good-looking and functional, vital, websites.

COST-Workshop-Barcelona-2013-20121206

For the template I choose the free (as in speech) Squirrel theme released from InkThemes, which is a feature-reduced version of the full premium themes. But this didn’t worried me since the good design and code it sports in the free version. Also the static home page layout of the theme is really eye-catching with the right choice of opening images.

A design aware use of the widgets and some plugins made the rest possible and easily re-doable. Among those plugins I find that worth a mention are:

Hope you are enjoying this “disclosure” 😉